Subordinate implicite ed esplicite: come usarle in italiano e in inglese

 

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Implicite o esplicite? Noun clause o avverbiale? Esplorando le subordinate in italiano e in inglese

Le proposizioni subordinate sono come i mattoncini che, uniti alla proposizione principale, costruiscono edifici complessi e articolati: le frasi complesse. Ma attenzione! In italiano e in inglese, questi mattoncini hanno forme e funzioni diverse che possono confondere chi studia le lingue.

Implicite vs. Esplicite: la forma in italiano

In italiano, la prima distinzione fondamentale riguarda la forma del verbo:

  • Subordinate esplicite: il verbo è di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale). Esempio: "Penso che tu abbia ragione".
  • Subordinate implicite: il verbo è di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). Esempio: "Spero di vederti presto".

Noun clause, adjective clause, adverb clause: la funzione in inglese

In inglese, la classificazione si basa sulla funzione svolta dalla subordinata all'interno della frase:

  • Noun clause: fa le veci di un nome. Esempio: "What you said is true" (ciò che hai detto è vero).
  • Adjective clause: modifica un nome, come un aggettivo. Esempio: "The book that I'm reading is interesting" (il libro che sto leggendo è interessante).
  • Adverb clause: modifica il verbo, come un avverbio. Esempio: "I'll call you when I arrive" (ti chiamerò quando arrivo).

Corrispondenze e divergenze

Nonostante le diverse classificazioni, è possibile trovare delle corrispondenze tra i due sistemi:

  • Subordinate soggettive e noun clause: "È importante che tu studi" si traduce con "That you study is important". Entrambe le subordinate svolgono la funzione di soggetto della frase.
  • Subordinate relative e adjective clause: "Il film che ho visto è bello" corrisponde a "The movie that I saw is good". Entrambe modificano il nome "film/movie".
  • Subordinate avverbiali e adverb clause: "Esco perché fa caldo" si traduce "I go out because it's hot". Entrambe le subordinate esprimono la causa dell'azione principale.

Attenzione alle trappole!

Non sempre la corrispondenza è così immediata. Ad esempio:

  • In italiano, le subordinate implicite possono essere usate con diverse funzioni (soggettive, oggettive, finali...). In inglese, la forma implicita è meno frequente e limitata a casi specifici.
  • Alcune congiunzioni italiane introducono diverse tipologie di subordinate. "Che", ad esempio, può introdurre subordinate soggettive, oggettive, dichiarative... In inglese, invece, ogni tipo di subordinata ha le sue congiunzioni specifiche.

In conclusione...

Capire le differenze tra i sistemi italiano e inglese è fondamentale per evitare errori e tradurre correttamente. Presta attenzione alla forma del verbo e alla funzione della subordinata, e non dimenticare che ogni lingua ha le sue peculiarità!


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